Letture invernali e non solo
Oggi, con lo sfondo di una giornata dal pieno aspetto invernale, approfitto per condividere con un po’ di ritardo una delle mie ultime letture, che mi ha regalato dei momenti sereni e piacevoli e che potrebbe essere adatta a chi desidera tornare ancora in compagnia dei personaggi di Jane Austen.
Dopo settimane passate tra impegni lavorativi e familiari, preoccupazioni, (tentativi forse vani di) organizzazione varia e (l’inseguimento di) incastri di scadenze, ritorno a piccoli passi a pubblicare con un po’ più di regolarità.
Nonostante la mia percezione di leggera frenesia del periodo, e lista infinita di scadenze di gennaio e febbraio, non sono mancati momenti in cui gustare storie e pagine anzi come accade spesso, talvolta, anche una piccola pausa lettura appare quasi un antidoto o una sana boccata d’aria rinfrancante. E’ bello riscoprire il modo in cui queste storie regalano qualche minuto, o ora, di svago, di riflessione e ripresa. A maggior ragione se sono compagni di viaggi pendolari.
E delle letture degli ultimi tempi, che hanno ancora una componente invernale e natalizia, torno finalmente a scrivere, approfittando delle temperature più rigide e di un meteo assai più freddo e piovoso. Inizio con un romanzo confortevole, con un tocco austeniano, che mi ha permesso di prolungare le sensazioni piacevoli e calde che accompagnano le feste e le vacanze.
Si tratta di Natale a Longbourn di Karen Aminadra per Vintage editore che me ne ha proposto la lettura e che ringrazio per l’opportunità. Per una serie di incastri personali mi sono ritrovata immersa in una Longbourn innevata e addobbata a festa proprio mentre la mia quotidianità riprendeva il suo ritmo più intenso e, lo ammetto, è stato molto molto bello e rilassante.
Il romanzo è una delle continuazioni che l’autrice ha pensato per uno dei romanzi della Austen più amati e popolari, Orgoglio e pregiudizio, ambientato durante il periodo natalizio. La casa editrice barese sta portando in Italia e traducendo, da alcuni anni, titoli simili nella sua interessante collana Variazioni, che vi consiglio se amate il genere e ne siete incuriositi. Invece le storie più spiccatamente natalizie trovano il loro posto nella collana Christmas, proprio come Natale a Longbourn.
Natale a Longbourn:
Attenzione: un dettaglio della trama potrebbe costituire uno piccolo “spoiler” del precedente romanzo Wickham di K. Aminadra (Vintage Editore). Gli eventi narrati in Natale a Longbourn tuttavia richiamano solo un evento, ragione per cui può essere letto indipendentemente dall’altro romanzo e anche non in sequenza.
Bastano poche pagine per tornare a Longbourn, dove troviamo i coniugi Bennet e le due figlie Mary e Kitty, ancora non sposate.
In questa continuazione di Orgoglio e pregiudizio la Aminadra dedica la sua attenzione alle due sorelle, dopo che le maggiori si sono sposate, così come già accaduto a Lydia. Vediamo una Longbourn sotto la neve, mentre altre nevicate sembrano in arrivo, il tutto con grande inquietudine (e lamentele) di Mrs. Bennet che non riesce a darsi pace: se andrà avanti così non solo rischia di saltare il ballo ma come faranno a raggiungere Netherfield a Natale per ricongiungersi con Lizzie e Jane e le rispettive famiglie?
E, come se non bastasse, Mr. Bennet sembra non prendere sul serio le angustie della padrona di casa, così come le figlie nubili che, per di più, non ritiene affatto collaborative neppure sul versate matrimoniale, dopo che l’ultimo pretendente si è interessato alla cara e povera Lydia. A Longbourn ormai sono rimaste solo Mary e Kitty. La prima inizia a stancarsi di essere sempre relegata in disparte, esclusa e mai ascoltata, mentre la seconda è ancora provata da una forte delusione amorosa: l’uomo che era destinato a lei le ha preferito la più giovane sorella, fresca vedova di Mr. Wickham, con il suo carattere apparentemente più vivace e chiassoso.
Mary si propone di migliorarsi, di provare a essere più aperta e dedicarsi a un’attività, domandandosi se sia destinata a una vita solitaria e da zitella o se pure lei possa mai imbattersi in un affetto speciale come le maggiori. Allo stesso tempo la giovane si chiede se sia possibile per lei avere un rapporto complice con la sorella che è rimasta a casa, la vede soffrire ma l’esclusione in cui è relegata non pare facilitare il loro avvicinamento. Kitty, invece, fatica ancora a riprendersi dalla delusione del mancato fidanzamento e, soprattutto, da quello che percepisce come tradimento della sorella minore e non solo di lei. Infatti la ragazza mal sopporta che le venga ricordato e lodato da tutti il recente matrimonio di Kitty: le pare un proprio fallimento, oltre che una scelta inopportuna per una vedova con un figlio. Allo stesso modo di Mary anch’essa si pone la domanda se sarà mai in grado di trovare marito con cui costruire una famiglia felice o se non sia una posizione da nubile quella che attende solo lei.
Così, complice un tempo che sembra trattenere tutti in casa, con la concessione solo di qualche passeggiata tra la neve, per le sorelle si presenta l’occasione per conoscersi realmente dopo anni e di cercare la propria strada e il proprio posto. E forse è il momento di farlo insieme. Si prospetteranno così momenti e confidenze sororali, nuove temporanee occupazioni che forniranno uno scopo alle ragazze (e ne sveleranno a loro stesse le abilità) e chiacchierate con amici recenti, ma non mancheranno parenti e vicini, alcuni impiccioni, altri alleati e gentili.
E a completare l’opera giungerà una delle peggiori tempeste di neve degli ultimi anni, che costringerà tutti i parenti arrivati per le feste, il nuovo parroco e alcuni vicini a trascorrere insieme i giorni di Natale a Longbourn, con gran preoccupazione iniziale di (e per) Mrs. Bennet.
Com’è andata la lettura:
Il romanzo è un’ottima occasione per tornare a visitare e a immaginare nuove storie con i personaggi di Orgoglio e pregiudizio una volta concluso il libro della Austen, un po’ come ritrovare amici durante le feste.
La narrazione è assai scorrevole, e trovo che si inserisca bene nel filone austeniano. Ho molto apprezzato questo proseguimento che rappacifica le sorelle, e ci consegna una Kitty esuberante ma più matura, visto il tempo passato, e insospettabile alleata di una Mary che sta subendo cambiamenti, graduali, senza tradire evidentemente il personaggio che emerge dal testo originale. Anche Jane e Lizzie, con i rispettivi consorti, pur non protagonisti si affiancano in maniera coerente con quelli che ricordiamo.
Ho gradito molto anche il ricreare qualche momento più ironico tra Mr. e Mrs. Bennet (e i suoi poveri nervi) e le figlie di modo che anche i genitori mantengano il loro carattere e si creino alcuni battibecchi.
Natale a Longbourn si legge davvero bene, anche ben dopo il periodo natalizio, riporta un tocco di leggerezza e ci propone degli spunti per immaginare la vita dei personaggi dopo aver chiuso il romanzo di Jane Austen. Anzi, devo ammettere di aver gradito ancor di più questa versione rispetto a quella scorta in Wickham, che ci consegnava solo una porzione della storia precedente agli eventi natalizi che ho trovato in queste pagine.
Un romanzo davvero gradevole, adatto per passare alcuni momenti sereni tra la neve (cartacea) che avvolge la casa e per gustare un proseguimento della storia (o un suo inizio) per i personaggi che ci hanno fatto compagnia nella lettura di uno dei classici più amati, e pure l’occasione per giocare con la Aminadra a immaginarne una continuazione.
Ringrazio la casa editrice Vintage per la copia digitale.
Dettagli:
Titolo: Natale a Longbourn
Autore: Karen Aminadra
Editore: Vintage Editore
Collana: Christmas
Pagine: 235
Formati: Cartaceo; ebook
Prezzi: cartaceo 10 euro; ebook 5,99 (oppure Incluso con Kindle Unlimited).
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