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Cosycrime tra le letture recenti:

Barbara Perna, Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi.

Tra le mie letture recenti che mi hanno entusiasmata e regalato dei bei momenti (come quelli in cui ci si scorderebbe quasi di scendere dal treno) compare felicemente Annabella Abbondate. L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna edito da Giunti editore.

Il primo volume delle avventure della “giudice ficcanaso” aveva atteso pazientemente il proprio turno sul mio “scaffale” digitale e, finalmente, molti mesi fa ne avevo recuperato la lettura e mi era piaciuto molto. Così, a marzo, ispirata dalla recente uscita della terza avventura scritta da Barbara Perna ho colto l’occasione per dedicarmi al secondo volume.

Lo ammetto: molto ingenuamente pensai che, con a disposizione ben due nuove indagini di Annabella, mi sarei fermata solo a leggerne una così da avere “qualcosa di scorta”! Non avevo fatto i conti con Annabella e con la scrittura di Barbara Perna! Già, perché non sono riuscita a fermarmi a un solo libro. Una bella riscoperta o, anzi, conferma che sia l’autrice, sia la serie sono ufficialmente tra quelle che (mi) danno dipendenza proprio come un sano caffè (al pepe, direbbe Annabella, o un cannolo con la sua soffice crema di ricotta direi io che son golosa quanto lei).

Ecco qualche dettaglio in più su questa serie cozycrime che penso sia da non perdere per gustare un po’ di indagini e un tocco di allegria e caffè!

Un po’ di trama…

Dopo la prima avventura La verità non è una chimera, rincontriamo la giudice Annabella del Tribunale di Pianveggio tra un’udienza e l’altra – alcune con evoluzioni assai bizzarre – più che mai sommersa di carte e appuntamenti, ricercata insistentemente dalla sorella Maria Fortuna senza contare che sta cercando di sfuggire a diverse mail della Scuola Superiore della Magistratura per un incarico di tutor dei nuovi magistrati. In realtà questa è un’attività che non le dispiace affatto, anzi, ma la sola idea di incastrarla negli impegni dei prossimi mesi e nelle assenze dei suoi colleghi le sembra un’impresa eccessiva a cui fare fronte! Tuttavia, la nostra Annabella non riesce a dire di no e, in breve, si troverà a inserire le trasferte a Castelpulci, sede della scuola, nella sua agenda.

Il corso infatti si tiene in una bellissima antica villa, non molto distante da Firenze, che alla giudice ispira serenità, senza contare che le piace affiancare i colleghi più giovani, indirizzarli e mostrargli quanto sia importante l’ascolto nel loro lavoro, a ogni livello.

La Abbondante non certo nota per il suo pollice verde decide di non dare il colpo di grazia alle sue piante con le sue assenze da casa per il corso. Tutto ciò unito alla disastrosa situazione del proprio balcone e, soprattutto, all’innata curiosità che caratterizza Annabella la porta a stringere sempre più il legame con la sua nuova vicina: Calpurnia Oltremare, donna capace di diffondere poesia, saggezza e, al contempo, di resuscitare provvidenzialmente le piante stremate dalle “cure” della giudice.

Così, tra nuove amicizie, problemi di cuore e di lavoro degli amici, il rinvio faticoso (e colpevole) delle numerose richieste e chiamate di Maria Fortuna, la protagonista si dedica alle settimane del corso e, durante una delle lezioni iniziali, accade qualcosa di imprevisto: un urlo, un colpo e una donna viene trovata morta proprio lì a Castelpulci, caduta o gettata da una delle finestre. E con grande dolore di Annabella lei la conosce!

Le indagini partono subito, dirette proprio dal PM Ferruccio Landi, l’uomo che Annabella sperava di non incontrare una seconda volta, dato che con lui si è resa recentemente protagonista di una figura imbarazzante, complice la sua famigerata macchina color “corallo”. E che conosce pure Massi Delle Case.

Ma il fatto che la nostra protagonista e i suoi amici conoscessero la vittima, che Annabella sia curiosa come solo lei sa essere basterebbero già per farla partire con un’indagine “parallela” e per proporsi di far luce su una morte sospetta. Eppure, con somma sorpresa della Abbondante, inaspettatamente il PM Landi si dimostra assai disponibile a coinvolgerla e, bisogna dirlo, piuttosto affascinante e gentile.

Queste sono solo le premesse per una ricerca della verità molto interessante, arricchita come sempre dagli amici storici e da quelli di nuova data, dal fidato Dolly e la sua rete (alternativa e divertente) di informatori che non sbagliano un colpo e nuovi assistenti dalle bizzarre usanze.

Com’è andata la lettura

(Avviso: con qualche anticipazione/spoiler)

E’ stato davvero piacevole incontrare di nuovo Annabella: mi sono accorta che mi era mancato leggere di lei e che proseguire tra i capitoli avveniva senza quasi accorgersene. Ho trovato nuova avventura della giudice Abbondante, se possibile, ancora più gustosa della precedente con momenti molto divertenti alternati a punti più delicati e riflessivi, insieme a degli approfondimenti sul ruolo e sul lavoro svolto dalla protagonista molto attenti e interessanti. Non nego che in questa occasione ci siano alcuni nuovi personaggi davvero degni di nota, come Calpurnia e, su tutti, Ferruccio. Sebbene, lo ammetto, Landi alle prime apparizioni non mi convincesse del tutto – sono una donna malfidata, si vede – ma in poche pagine mi sono ricreduta (con estremo piacere per la nostra Annabella!).

Il ritmo del romanzo mi è sembrato ben equilibrato, con l’accostamento di indagini e vita personale, familiare e degli amici, sullo sfondo di paesaggi meravigliosi. È una storia che prende ma che è anche confortevole, con una Annabella più che mai in forma e “leggermente” curiosa che trova però in Ferruccio un estimatore del suo intuito (e non solo quello) e un alleato, oltre che nelle figure storiche di Alice e Nicola, quest’ultimo che la vorrebbe (forse?) un po’ più pacata nel suo fervore investigativo.

Lettura bella bella, con il giusto approfondimento, che mi ha messo dubbi e rivelato indizi insieme ad Annabella. Mi sono piaciuti i nuovi (e i “vecchi” ancora più approfonditi) personaggi, Calpurnia così pacata e poetica, Maria Fortuna che ben si amalgama in contrasto con la sorella, Annabella che è la preferita e ho trovato ancora più approfondita, Alice sempre alleata  nelle indagini, Dolly capace di recuperare informazioni in mille modi consueti e fantasiosi, Nicola e Gabriele, Michele, e Ferruccio che è un po’ l’ulteriore “scoperta” di questa avventura che sembra davvero il compagno perfetto per le indagini (e non solo!) della Abbondante.

Posso affermare con gran soddisfazione che Annabella Abbondate. L’essenziale è invisibile agli occhi entra difilato nella lista di quei libri che rischiano di farmi dimenticare scordare di scendere dal treno o che innescano il meccanismo di “Ma sì, mi preparo e leggo ancora un po’… due righe, tanto non resterò certo sul treno…”.

E fu così che chiedo scusa a tutti i poveri pendolari o passeggeri che hanno visto una tipa bizzarra e scalmanata scapicollarsi giù dal treno con la borsa semiaperta e un libro in mano.

Però devo davvero ringraziare l’autrice per aver creato questo personaggio che mi ha allietato in un momento tendenzialmente caotico e complesso!

Naturalmente, dopo cotanta lettura potevo fermarmi e non proseguire con il volume successivo subito subito dopo? Certo che no! Tanto più se parlandone con un’altra lettrice di Annabella mi si sprona a continuare :-).

Così ho iniziato direttamente Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura e, se possibile, la lettura è andata in crescendo e si è superata!

Ma questo sarà nelle prossime notizie.