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Rebecca

Rebecca, Daphne Du Maurier

Daphne Du Maurier, Rebecca, edizione italiana, Il Saggiatore

Qualche tempo fa feci conoscenza con un’autrice, per me “nuova”, sebbene da lungo tempo in lista d’attesa. E l’incontro è stato assai piacevole e ha avuto la conseguenza di fornire (felicemente) nuovi titoli per le letture in attesa. Daphne Di Maurier con il romanzo Rebecca mi ha ripagata del tempo passava prima di decidermi a iniziare questo libro. Da tanto volevo leggere Rebecca, noto anche con il sottotitolo cinematografico de La prima moglie. Premetto che, vergognosamente, prima della mia lettura, da buona profana cinematografica, mi mancava il film. Una cara amica mi consigliava la Du Maurier da tempo, e la mia idea era di iniziare proprio da Rebecca, prima ancora che da altri libri.

Il romanzo mi ha preso e coinvolto (tanto che fu responsabile del ritardo di qualche cena casalinga: volevamo interrompere sul più bello?!). Ho gustato le descrizioni dell’autrice, il suo creare tensione con un’assenza che si trasforma quasi in presenza, la capacità con cui coinvolge il lettore nella vicenda fino alla fine (e chi lo ha letto comprenderà maggiormente cosa voglio dire). La Du Maurier ci trascina in un mondo e ci fa seguire i pensieri e le ragioni dei suoi protagonisti. Inoltre, sono rimasta rapita da come la Du Maurier riesca a unire stati d’animo, emozioni e paesaggio, anche con atmosfere che alcuni critici hanno definito “gotiche” e che – lo ammetto, sebbene sia (stra)abusato – mi hanno, alle prime righe, ricordato la mia amata Jane Eyre. E ciò anche nell’iniziale scena del sogno.

Pausa in compagnia della lettura di Rebecca della Du Maurier (foto di @unlibroinborsa)

Da un paio di anni, oltre allo storico film di Hitchcock esiste una nuova versione di Rebecca, per Netflix, che però sembrava perdere un po’ di fascino. Inoltre, ricordo vagamente anche un miniserie della Rai.